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STRONG PHYSICAL FIT

L’attività fisica è fondamentale nel mantenimento di un buono stato di salute e ha un ruolo centrale nella prevenzione e nel trattamento di tutte le patologie, incluse quelle neurodegenerative come la demenza.

Per demenza si intende un gruppo di condizioni neurologiche caratterizzate da deficit nel pensare, ricordare e ragionare. La gravità di questi deficit interferisce con la quotidianità ed è più pronunciata del declino delle funzioni cognitive osservato durante l’invecchiamento sano. D’altra parte, il decadimento cognitivo lieve è una condizione che
comporta deficit nel pensiero o nella memoria che, a differenza della demenza, non sono abbastanza gravi da interferire con le attività quotidiane.
La demenza è una malattia la cui età di insorgenza sta via via diminuendo e per cui non esiste una cura. Questo fa sì che si cerchino in continuazione strategie efficaci per la prevenzione e il rallentamento del decorso, molte delle quali basate sul mantenimento di uno stile di vita sano.

I dati di un recente studio dell’Università della California di San Diego, pubblicato sulla rivista “Alzheimer’s & Dementia” dicono che lo sport riduce il rischio di sviluppare demenza. Tale studio ha dimostrato, mediante l’utilizzo di accelerometri, che livelli più elevati di attività fisica moderata-vigorosa e di camminate giornaliere sono associati a un
rischio minore di decadimento cognitivo e di demenza nelle donne dai 63 anni in sù. Ciò fornisce un’indicazione importante sul fatto che per prevenire o ritardare il declino cognitivo non sia importante soltanto svolgere attività fisica, ma anche l’intensità con cui questa viene effettuata.
Già in passato alcuni studi avevano dimostrato che maggiori livelli di attività fisica e minori comportamenti sedentari riducono le probabilità di sviluppare questo tipo di patologia e/o rallentarne il decorso, ma tali studi si erano basati generalmente su resoconti personali con un’accuratezza limitata. Da qui la decisione di utilizzare un accelerometro, in grado di fornire valutazioni oggettive.

Lo studio ha dimostrato anche che non esiste un vero e proprio limite ai guadagni cognitivi che si possono ottenere con l’attività fisica. Più si può fare in sicurezza, più si riduce il rischio di declino cognitivo. In particolare, la ricerca ha rilevato che 31 minuti aggiuntivi di attività fisica giornaliera moderata-vigorosa sono associati a una riduzione del rischio di deterioramento cognitivo lieve o demenza del 21%. Allo stesso modo, l’inclusione di 1.865
passi in più nella routine quotidiana e stata associata ad un rischio di declino cognitivo inferiore del 33%.

 

 

Dott.ssa Marzia Mosca

Team STRONGPHYSICALFIT

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